Vivere al di là delle azioni effimere.

Nella vastità del regno animale, c’è una lezione di imperturbabilità che possiamo imparare dagli animali selvatici. Essi incarnano la tranquilla resilienza, affrontando le sfide della vita con una serenità innata, immuni alle turbolenze esterne. Per me sono i più grandi maestri!

Nel tessuto intricato della nostra esistenza, c’è un filo sottile che lega ogni esperienza, ogni sensazione, ogni movimento del mondo esterno con la nostra percezione interiore.

È l’interazione dei nostri sensi con il mondo che ci circonda che dà vita all’azione, un balletto incessante di causa ed effetto che sembra plasmare il nostro destino.

Ma, nel mezzo di questo intricato labirinto di percezioni e reazioni, c’è un luogo di quiete, una radice profonda che rimane immutata dall’agitazione della vita quotidiana. È la nostra vera natura, un nucleo di serenità e consapevolezza che non è turbato dalle tempeste che ci circondano.

Occorre scolpire la propria statua: lavorare su se stessi, scalpellando via tutto ciò che di falso o inutile ci sta attaccato, e liberare, alla fine, quel che noi siamo, nella saldezza imperturbabile della magnificenza dell’esistere. Allora saremmo, davvero, dei sapienti: che non è il nome di uno che sa tutto, è il nome di uno che non ha più paura di niente. Guarito.
Alessandro Baricco, Una certa idea di mondo, 2013

Tutta l’azione nel suo complesso deriva semplicemente dall’interazione dei sensi con il Mondo, e non contamina la nostra vera natura. Quando siamo radicati in questo stato di pura consapevolezza, siamo come alberi antichi, saldi e immobili, non veniamo toccati dai movimenti tumultuosi della vita.

È un concetto che risuona attraverso le filosofie antiche e le pratiche spirituali di tutto il mondo: la capacità di rimanere centrati, di restare fermi nel mezzo della tempesta, di essere presenti senza essere coinvolti.

Quando ci immergiamo in questa consapevolezza profonda, diventiamo osservatori tranquilli della nostra stessa esistenza. Non siamo più schiavi delle nostre reazioni istintive, ma siamo in grado di discernere con chiarezza e agire con saggezza.

Questo non significa che ci chiudiamo al mondo, isolandoci in una torre d’avorio di indifferenza.

Al contrario, diventiamo più attenti, più sensibili alla bellezza e alla complessità della vita che ci circonda. Ma siamo anche più consapevoli della nostra capacità di scegliere come rispondere a ciò che incontriamo lungo il nostro cammino.

In un Mondo che sembra sempre più frenetico e caotico, questa consapevolezza radicata diventa un faro di stabilità. Ci permette di navigare le acque agitate della vita con grazia ed equanimità, senza essere travolti dalle onde.

Ogni momento diventa un’opportunità per coltivare questa consapevolezza radicata, per ritornare al nostro centro e trovare la pace interiore. Attraverso la meditazione, la contemplazione, la pratica del vivere nel momento presente, possiamo rafforzare il legame con la nostra vera natura e trovare un rifugio sicuro nella tempesta.

Quindi, mentre l’azione del mondo continua a svolgersi intorno a noi, possiamo rimanere saldi nel nostro essere, testimoni silenziosi della danza della vita. E in quel silenzio, troviamo la nostra più grande forza, la nostra più grande libertà: la capacità di essere pienamente noi stessi, al di là delle azioni effimere del mondo esterno.

Hari Om Tat Sat 🕉

(Visited 137 times, 1 visits today)

Leave A Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *